Piero
Bertolini (1931-2006)
Bertolini ha avuto come riferimento
culturale la Fenomenologia di Edmund Husserl.
Si
è interessato in particolare di infanzia e dei ragazzi difficili.
Ha sostenuto con forza che la Pedagogia è una scienza autonoma
capace di dialogare con le altre scienze. Da sempre ha sottolineato
lo stretto legame esistente tra pedagogia e politica.
Di
fondamentale importanza nel pensiero pedagogico di Bertolini è la
relazione. Ciascuno
esiste
all'interno di una relazione essere-con-altri.
Ed è nella relazione
educativa che l'adulto –
educatore -
attraverso un atto pedagogico, un'azione intenzionale,
consapevole, finalizza dei progetti capaci di possibili cambiamenti.
Interventi che devono essere appunto intenzionali per essere
educativi, perché solo se consapevoli risultano essere privi di
azioni irrazionali da parte di insegnanti e/o educatori che non hanno
una chiara finalità.
Il
percorso educativo secondo il pedagogista deve portare il
minore-studente ad essere in
relazione col mondo, ovvero con i suoi genitori, i docenti
scolastici, con la sua comunità. Dove sia lui l'attore attivo del
suo percorso. L'educatore deve solo indicare il modo per farlo
esprimere nella relazione con ciò che lo circonda, con il mondo.
Opere:
Fenomenologia e pedagogia (1958)
L’esistere pedagogico (1988)
Pedagogia fenomenologica (2001)
Giorgia (2001)
Educazione e politica (2003)
Ad armi pari (2005).
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